Editoriale
padre FABRIZIO VALLETTI sj
Quante volte si vive il confronto fra l’essere attivi e l’essere contemplativi con una rigidità di interpretazione, più semantica che spirituale. Gli studi che ci vengono suggeriti allargano l’orizzonte della questione e aiutano a spostare il senso delle parole perché non le considerano come attributi di una persona ma cercano di coglierne il valore di esperienza vissuta nella sua integralità e mai uguale.
Anche la distinzione che solitamente viene offerta attraverso l’immagine delle due sorelle di Lazzaro, e cioè di Marta come donna tutta presa dalle attività domestiche e di Maria come capace di contemplare la presenza di Gesù, impoverisce e semplifica quanto in effetti viene vissuto da chi comunque nella fede esprime una comunione con lo Spirito di Gesù.
Nella tradizione della Chiesa si è arrivati a definire addirittura due modi di vivere il servizio a cui una vocazione …
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