Atti del Convegno 2021
I “tempi” del prete: tra dono e limite
Apertura
don STEFANO ZENI
Diocesi di TRENTO
della Redazione di Presbyteri
C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare quel che si è piantato.
Un tempo per uccidere e un tempo per curare,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per fare lutto e un tempo per danzare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per conservare e un tempo per buttar via.
Un tempo per strappare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
Con le parole del saggio Qohelet do il benvenuto a ciascuno di voi a questa giornata di studio e di approfondimento promossa dalla Rivista Presbyteri in collaborazione con l’Unione Apostolica del Clero. Quello di oggi è il nostro secondo Convegno. Il primo infatti si è svolto due anni fa, era il 6 maggio 2019, ed era intitolato Il presbiterio nella formazione permanente del clero. È stato un bell’appuntamento di cui potete trovare gli Atti nel sito della nostra Rivista Presbyteri.
L’anno scorso era tutto pronto per il secondo Convegno che poi, per i motivi che tutti ben conosciamo, non abbiamo potuto svolgere. Quest’anno, sebbene le condizioni non siano ancora delle migliori, la Redazione della rivista ha tuttavia deciso di mantenere questo appuntamento, che vorrebbe diventare annuale, offrendo una giornata di studio e riflessione su una tematica che riteniamo quanto mai importante, anche alla luce del periodo storico che, volenti o nolenti, ci coinvolge da tanti punti di vista: I “tempi” del prete: tra dono e limite.
Noi cristiani crediamo che Dio si è fatto tempo e ci ha posto insieme a lui nel solco di una storia di salvezza. Dono e responsabilità: questo è il tempo che ci è dato da vivere. Quale rapporto hanno i preti con il tempo in una situazione che vede moltiplicate le attese e le esigenze e ridotti i numeri? Quali piste percorrere per provare a ripensare il ministero individuando il proprium a cui non si può davvero rinunciare? La riflessione sull’uso del tempo è un test molto attendibile che ci rivela le relazioni e i valori che sono al centro della nostra vita. È necessario scegliere! Ma basta la sapienza spirituale del singolo prete per individuare le priorità del ministero?
Queste sono solo alcune delle domande a partire dalle quali cercheremo in questa giornata di riflettere insieme. Probabilmente non arriveremo a formulare risposte definitive e assolutamente convincenti, ma quanto non è lo scopo del nostro Convegno. Ci auguriamo invece che il Convegno possa offrire occasioni di riflessione e di dialogo, come singoli ma anche come presbitéri.
Buon convegno!